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Per gli editori online, essere presenti su Google News è uno degli obiettivi più ambiti. Ottenere visibilità su Google News non solo può portare un significativo aumento di traffico organico, ma può anche migliorare la reputazione del sito e far emergere i contenuti tra migliaia di articoli pubblicati ogni giorno.
La chiave per entrare su Google News è avere un sito conforme alle linee guida di Google. Innanzitutto, il sito deve essere considerato autorevole e affidabile. Ciò significa che ogni articolo deve essere firmato da autori con competenze dimostrate e che il sito deve avere pagine specifiche che parlano della redazione e delle politiche editoriali.
Inoltre, il markup dei dati strutturati per articoli di notizie è essenziale. Google utilizza i dati strutturati per comprendere meglio il contenuto del sito, come il titolo, la data di pubblicazione e l’autore. Assicuratevi di implementare il schema Article o schema NewsArticle per aiutare Google a indicizzare correttamente i vostri articoli.
Un altro fattore critico è la velocità del sito. Google News dà priorità ai siti che offrono un’esperienza utente rapida e fluida. Utilizzare tecnologie come AMP (Accelerated Mobile Pages) può migliorare significativamente le probabilità che il vostro articolo venga incluso su Google News, poiché questo formato garantisce tempi di caricamento rapidi, soprattutto su dispositivi mobili.
Infine, la freschezza del contenuto è vitale per il successo su Google News. Google dà priorità alle notizie tempestive, quindi è importante pubblicare contenuti pertinenti e aggiornati il più rapidamente possibile, soprattutto in settori come la politica, la cronaca o gli eventi internazionali.
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Utilizzare Google Trends per ottimizzare i contenuti in tempo reale
Uno degli strumenti più potenti a disposizione degli editori online è Google Trends, che permette di monitorare in tempo reale quali argomenti stanno riscuotendo interesse tra gli utenti di Google. Utilizzare Google Trends per ottimizzare i contenuti giornalistici può fare la differenza tra un articolo di successo e uno che passa inosservato.
Google Trends consente di identificare i trend emergenti e di creare contenuti che rispondano direttamente a ciò che il pubblico sta cercando in quel momento. Ad esempio, se vi occupate di cronaca, potete monitorare in tempo reale le parole chiave che stanno salendo di popolarità e scrivere articoli che includano quelle keyword. Non solo migliorerete il posizionamento sui motori di ricerca, ma aumenterete anche la probabilità che i vostri articoli vengano letti e condivisi.
Un’altra funzionalità utile è la segmentazione geografica. Google Trends vi permette di vedere i trend di ricerca non solo a livello globale, ma anche in base alla posizione geografica. Questo è particolarmente utile per gli editori locali o per chi si occupa di argomenti legati a specifiche aree geografiche. Potete quindi ottimizzare i vostri articoli con parole chiave pertinenti a un pubblico locale e aumentare le probabilità di raggiungere lettori interessati.
Google Trends è anche uno strumento prezioso per identificare stagionalità e cicli di ricerca. Se notate che determinate keyword tendono a diventare popolari in certi periodi dell’anno (come “regali di Natale” a dicembre), potete pianificare la pubblicazione di contenuti con largo anticipo, ottimizzandoli per quelle specifiche ricerche.
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Affari Italiani, tra i top 100 quotidiani online italiani, ha scelto la nostra consulenza per migliorare la visibilità e il posizionamento dei suoi articoli. La collaborazione si è focalizzata sull’ottimizzazione SEO dei contenuti redatti dalla loro redazione, affinché ogni articolo rispettasse le migliori pratiche SEO.
Strategie per migliorare il posizionamento sui canali Discover
Google Discover è una piattaforma sempre più importante per la visibilità degli editori online. Questo canale, che offre contenuti personalizzati in base agli interessi degli utenti, rappresenta una grande opportunità per gli editori di incrementare il traffico organico, ma richiede una strategia SEO diversa rispetto alla ricerca tradizionale.
Uno dei principali fattori che determinano il successo su Google Discover è la qualità visiva dei contenuti. Google Discover dà grande risalto alle immagini, quindi è fondamentale includere immagini di alta qualità, pertinenti al contenuto e ottimizzate per il web. Assicuratevi di utilizzare immagini con un buon rapporto dimensioni/risoluzione e di includere alt text descrittivo che aiuti Google a capire di cosa tratta l’immagine.
Il content freshness è un altro elemento determinante. Mentre Google Search tradizionale si basa sull’algoritmo che prende in considerazione una varietà di fattori per determinare il ranking, Google Discover privilegia i contenuti nuovi e pertinenti. Pubblicare articoli tempestivi, su argomenti che interessano il vostro pubblico di riferimento, aumenterà la probabilità che i vostri contenuti vengano mostrati su Discover.
Un’altra strategia importante per avere successo su Google Discover è creare contenuti di nicchia. Discover è progettato per mostrare agli utenti contenuti basati sui loro interessi personali, quindi creare articoli che rispondano a esigenze specifiche può aiutarvi a ottenere una posizione su questo canale. Identificate i temi che appassionano il vostro pubblico e pubblicate contenuti che siano utili, interessanti e dettagliati.
Infine, mantenete un occhio sui Core Web Vitals, gli indicatori di Google per misurare la qualità dell’esperienza utente su una pagina web. Migliorare aspetti come la velocità di caricamento, la stabilità visiva e la reattività del sito vi aiuterà non solo su Discover, ma anche a migliorare il ranking complessivo su Google.
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L’importanza del crawl budget per siti e portali di grandi dimensioni
Quando si gestisce un sito o un portale di grandi dimensioni, come una testata giornalistica o un ecommerce con migliaia di pagine, la gestione del crawl budget diventa fondamentale. Il crawl budget è la quantità di pagine che Googlebot può esaminare e indicizzare durante una sessione di scansione. Per siti con un numero elevato di pagine, una corretta ottimizzazione del crawl budget può fare la differenza tra avere le pagine principali correttamente indicizzate o lasciare parti importanti del sito fuori dai risultati di ricerca.
Ottimizzare il crawl budget significa assicurarsi che Googlebot scansioni le pagine più rilevanti, evitando di “sprecare” risorse su pagine meno importanti come pagine di filtro, contenuti duplicati o vecchi articoli non più rilevanti. Utilizzare tecniche come il noindex per le pagine non strategiche, la rimozione di URL obsoleti dalla sitemap e un’architettura del sito ben strutturata aiuta Googlebot a concentrarsi sui contenuti di valore, migliorando l’efficienza del processo di scansione. Questo è particolarmente rilevante per siti di grandi dimensioni, dove un crawl inefficiente può portare a una sottovalutazione da parte di Google di pagine essenziali per il business.
L’importanza di settare correttamente il file robots.txt
Il file robots.txt è uno degli strumenti più importanti per gestire come i motori di ricerca interagiscono con il vostro sito. Una corretta configurazione del file robots.txt permette di controllare quali pagine possono essere scansionate dai crawler e quali devono essere ignorate. Questo è particolarmente utile per escludere pagine non rilevanti, come quelle di login, carrelli acquisti o pagine di amministrazione, dal processo di scansione, evitando che Googlebot sprechi crawl budget su contenuti non destinati all’indicizzazione.
Un file robots.txt configurato in modo errato può avere conseguenze gravi. Ad esempio, bloccare per errore l’accesso a intere sezioni del sito potrebbe impedire a Google di scansionare e indicizzare pagine fondamentali, con un impatto negativo sul traffico organico. Al contrario, un file ben settato può migliorare l’efficienza del crawl e assicurarsi che le pagine prioritarie vengano analizzate con la giusta frequenza. Prima di implementare cambiamenti, è sempre consigliato testare il file robots.txt utilizzando strumenti come Google Search Console per evitare errori che potrebbero compromettere la visibilità del sito sui motori di ricerca.
Spunti internazionali: SEO per editori online di successo
Guardare a esempi di editori di successo a livello internazionale può offrire spunti preziosi su come migliorare la propria strategia SEO. Molti dei più grandi editori online adottano tecniche innovative per mantenere un posizionamento elevato e generare traffico costante.
Un esempio lampante è The New York Times, che utilizza una combinazione di SEO tecnico avanzato, storytelling visivo e ottimizzazione dei contenuti per Google News e Discover. L’uso di contenuti ricchi di media come video, infografiche e mappe interattive non solo arricchisce l’esperienza utente, ma contribuisce anche a migliorare il posizionamento del sito grazie a un engagement più alto.
Un’altra lezione preziosa viene da BBC News, che ottimizza i propri articoli per ricerche vocali e utilizza markup semantici per migliorare la visibilità nei featured snippets. Con l’aumento delle ricerche vocali tramite dispositivi come Google Assistant e Amazon Alexa, essere in grado di rispondere a domande specifiche con contenuti ottimizzati può fare la differenza tra essere presenti o meno nei risultati di ricerca.
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Infine, guardate come le testate locali in vari Paesi utilizzano le tecniche di local SEO per posizionarsi al meglio nei motori di ricerca. Ottimizzare i contenuti con keyword legate a eventi locali, personalità e trend specifici di una regione può aiutare a emergere in un panorama mediatico sempre più competitivo.
In conclusione, se siete editori online e volete migliorare la visibilità dei vostri contenuti, è fondamentale implementare una strategia SEO su misura che includa Google News, Google Discover e gli strumenti come Google Trends. Ogni piattaforma richiede approcci specifici, ma seguendo queste best practice, sarete in grado di aumentare il traffico e migliorare il posizionamento del vostro sito.
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