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Vecchia SEO vs Nuova SEO: 14 spunti per entrare nella nuova era dell’ottimizzazione online

Il mondo della SEO è in continua evoluzione. L’80% dei CMO dichiara di voler mantenere lo stesso livello o di aumentare gli investimenti nella SEO nel 2025. La SEO rappresenta oggi circa il 10% del budget medio per il marketing. Ciò che funzionava qualche anno fa, oggi potrebbe essere obsoleto o addirittura dannoso. Per questo è fondamentale rimanere aggiornati sulle ultime tendenze e strategie per garantire al tuo sito web la migliore visibilità possibile sui motori di ricerca.

Vecchia SEO vs Nuova SEO: In questo articolo, esploreremo le principali differenze tra la “vecchia” SEO e la “nuova” SEO, analizzando punto per punto gli elementi chiave che determinano il successo di un sito web.

1.    Diversificare i motori di ricerca

Vecchia SEO:

  • Focalizzazione esclusiva su Google.

Nuova SEO:

  • Ottimizzare per Bing, DuckDuckGo, Yahoo!, Ecosia ed altri motori di ricerca.
  • Considerare l’ascesa dei motori di ricerca basati sull’AI come SearchGPT e You.com, adattando i contenuti di conseguenza.
  • Monitorare le quote di mercato dei motori di ricerca e le preferenze degli utenti nel proprio target.

2.    La qualità dei backlink

Vecchia SEO:

  • Si puntava sulla quantità di backlink, ottenuti spesso tramite tecniche di spam come guest blogging di bassa qualità, directory submissions e link exchanges.

Nuova SEO:

  • Priorità alla qualità e alla rilevanza dei backlink.
  • Sviluppare una strategia di link building basata su contenuti di valore, Digital PR e outreach mirato.
  • Ottenere backlink da siti con alta autorità di dominio e tematica (DR, DA).
  • Monitorare il profilo backlink e disavoware eventuali link tossici.

3.    Ottimizzazione dei contenuti

Vecchia SEO:

  • I testi erano riempiti con parole chiave e le loro varianti, senza curarsi della leggibilità o del valore per l’utente.

Nuova SEO:

  • Creare contenuti di alta qualità, informativi, originali e utili per l’utente come recitano le regole di base di una buona SEO.
  • Utilizzare un linguaggio naturale e scorrevole, evitando il keyword stuffing.
  • Ottimizzare la leggibilità del testo (formattazione, elenchi puntati, paragrafi brevi).
  • Integrare elementi multimediali (immagini, video, infografiche).
  • Ottimizzare i contenuti per la ricerca vocale.

4.    La lunghezza dei contenuti

Vecchia SEO:

  • Si puntava su articoli molto lunghi (3000+ parole), seguendo la tecnica del “Skyscraper Content”.

Nuova SEO:

  • Adattare la lunghezza del contenuto all’intento di ricerca e al formato (articolo, guida, pagina prodotto).
  • Privilegiare la qualità e la completezza delle informazioni alla lunghezza fine a se stessa.
  • Utilizzare formattazione e elementi multimediali per rendere i contenuti più fruibili.

5.    L’importanza del branding

Vecchia SEO:

  • Google considerava principalmente parole chiave, contenuti e backlink.

Nuova SEO:

  • Google considera la reputazione del brand come fattore di ranking.
  • Costruire una forte presenza online (sito web, social media, blog).
  • Monitorare le menzioni del brand e gestire la reputazione online.
  • Creare una community online e interagire con gli utenti.

6.    Aggiornare i contenuti esistenti

Vecchia SEO:

  • Ci si concentrava sulla pubblicazione di nuovi contenuti ogni mese, trascurando quelli già esistenti.

Nuova SEO:

  • Aggiornare regolarmente i contenuti esistenti con nuove informazioni, dati e statistiche.
  • Ottimizzare i vecchi contenuti per nuove parole chiave e intenti di ricerca.
  • Migliorare la leggibilità e la fruibilità dei contenuti.

7. Analizzare la SERP

Vecchia SEO:

  • Le decisioni si basavano su metriche come la Keyword Difficulty.

Nuova SEO:

  • Analizzare a fondo la SERP per ogni parola chiave.
  • Identificare l’intento di ricerca dell’utente (informativo, transazionale, navigazionale).
  • Studiare i contenuti dei competitor (lunghezza, formattazione, elementi multimediali).
  • Individuare opportunità per differenziarsi e offrire un valore aggiunto.

8. Priorità al potenziale di conversione

Vecchia SEO:

  • Si dava priorità alle parole chiave con il volume di ricerca più alto.

Nuova SEO:

  • Identificare le parole chiave con il maggiore potenziale di conversione.
  • Creare contenuti che guidino l’utente attraverso il funnel di vendita.
  • Ottimizzare le pagine per le conversioni (call to action, form, landing page).

9. Dalla SEO alla SXO

Vecchia SEO:

  • L’obiettivo era il posizionamento per le parole chiave.

Nuova SEO

  • Obiettivo: offrire un’esperienza di ricerca positiva (SXO).
  • Ottimizzare tutti gli aspetti dell’esperienza utente (velocità del sito, usabilità, design).
  • Integrare la SEO con la CRO (Conversion Rate Optimization).

10. Ascoltare i clienti

Vecchia SEO:

  • Si utilizzavano solo strumenti di keyword research per trovare dati e opportunità.

Nuova SEO:

  • Raccogliere feedback dai clienti (sondaggi, recensioni, commenti).
  • Analizzare le interazioni degli utenti sul sito web (heat map, scroll map).
  • Utilizzare i dati per migliorare i contenuti e l’esperienza utente.

11. Costruire l’autorità topica

Vecchia SEO:

  • Ci si concentrava su parole chiave con un alto volume di ricerca.

Nuova SEO:

  • Creare contenuti approfonditi e completi su un argomento specifico.
  • Diventare un punto di riferimento per gli utenti e i motori di ricerca.
  • Ottenere backlink da siti autorevoli nello stesso settore.

12. Riproporre i contenuti

Vecchia SEO:

  • Ci si limitava a pubblicare l’articolo e condividerlo sui social.

Nuova SEO:

  • Riproporre i contenuti in diversi formati (video e Youtube, infografiche, podcast).
  • Condividere i contenuti su diverse piattaforme (social media, newsletter, forum).
  • Aggiornare e ripubblicare i contenuti evergreen.

13. Lavorare con gli sprint SEO

Vecchia SEO:

  • Si pubblicava un articolo a settimana, con risultati lenti.

Nuova SEO:

  • Organizzare il lavoro in “sprint SEO” con obiettivi specifici e scadenze definite.
  • Concentrarsi su un numero limitato di attività per volta.
  • Monitorare i risultati e adattare la strategia di conseguenza.

14. Ottimizzare per i featured snippet e l’AI

Vecchia SEO:

Nuova SEO:

  • Ottimizzare i contenuti per l’AI e i modelli linguistici di grandi dimensioni (LLM).
  • Utilizzare un linguaggio chiaro e conciso.
  • Strutturare i contenuti in modo logico e gerarchico.
  • Fornire risposte dirette e complete alle domande degli utenti.
25
Ott

Come fare SEO: tutto quello che devi sapere per iniziare a posizionare il tuo sito

Se hai un sito web o stai pensando di crearne uno, come fare SEO (Search Engine Optimization), è una delle attività più importanti per farti trovare online. Ma cos’è esattamente la SEO e quali sono i suoi pilastri fondamentali?

Fare SEO significa posizionare il tuo sito tra i prinicpali risultati di Google o qualsiasi motore di ricerca ottimizzando secondo tecniche Onpage e OFFpage.

Questa guida completa ti guiderà passo dopo passo attraverso le principali tecniche e strategie SEO, spiegandoti come migliorare la visibilità del tuo sito sui motori di ricerca come Google. Che tu sia un principiante o abbia già qualche nozione di base, troverai consigli utili per cominciare, imparare o perfezionare le tue competenze.

Il corretto uso del termine SEO

Prima di addentrarci nei dettagli tecnici, occorre fare chiarezza su un piccolo, ma significativo, dubbio linguistico: si dice “la SEO” o “il SEO”? Entrambe le forme sono accettate. Questa ambiguità nasce dall’interpretazione dell’acronimo stesso, che in italiano si traduce con “Ottimizzazione per i Motori di Ricerca”, espressione femminile. Tuttavia, trattandosi di un acronimo, è possibile utilizzare anche il maschile. Pertanto, che si preferisca parlare di “la SEO” o “il SEO”, sappiate che entrambe le varianti sono corrette.

L’importanza della SEO

La SEO è molto più di una semplice pratica informatica; è un vero e proprio investimento strategico. In un mondo in cui la maggior parte delle ricerche inizia da un motore di ricerca, apparire tra i primi risultati è vitale per aumentare la visibilità e, di conseguenza, attirare potenziali clienti sul proprio sito web. Il processo di ottimizzazione si focalizza su una migliore individuazione del sito all’interno dell’indice di ricerca, garantendo così una maggiore esposizione verso un pubblico interessato ai contenuti offerti.

Come funziona la SEO?

La SEO si basa su tre pilastri fondamentali:

  1. i contenuti,
  2. l’usabilità del sito (interface design),
  3. e le relazioni esterne attraverso i backlink.

Questi elementi lavorano in sinergia per migliorare il posizionamento di un sito nelle SERP (Search Engine Results Page), ma richiedono un’attenta pianificazione e una strategia a lungo termine.

I contenuti di qualità

Un elemento chiave per una buona SEO è la creazione di contenuti di qualità che rispondano alle domande e ai bisogni degli utenti. Google e gli altri motori di ricerca premiano i siti che offrono informazioni utili e dettagliate, capaci di soddisfare la ricerca degli utenti. D’altra parte, contenuti poveri o poco relevanti possono penalizzare il posizionamento di un sito. La regola d’oro è quindi concentrarsi sull’utente, offrendo contenuti che siano al tempo stesso informativi, originali e ben strutturati.

L’ottimizzazione dell’interfaccia

L’esperienza utente sul sito è un altro fattore critico per la SEO. Un sito deve essere non solo piacevole da navigare, ma anche veloce nel caricamento e facilmente fruibile su dispositivi mobili. I Google Core Web Vitals sono diventati degli indicatori essenziali per misurare la performance di un sito sotto questi aspetti, influenzando direttamente il suo posizionamento nei risultati di ricerca.

I backlink di qualità

La rete di backlink, ovvero i collegamenti da altri siti al proprio, rappresenta il terzo pilastro della SEO. La qualità e la quantità dei backlink sono indicatori di reputazione per i motori di ricerca. Tuttavia, è importante concentrarsi sulla costruzione di collegamenti autorevoli e pertinenti, piuttosto che inseguire una strategia quantitativa che potrebbe risultare controproducente.

Come iniziare a fare SEO

Iniziare a fare SEO può sembrare complesso, ma basta partire da alcune nozioni di base. Il primo passo è capire cosa significa SEO: acronimo di “Search Engine Optimization,” è l’insieme di tecniche e strategie che migliorano il posizionamento di un sito web sui motori di ricerca. Per iniziare:

  • Comprendere gli obiettivi: avere ben chiaro cosa vuoi raggiungere con il SEO è fondamentale. Stai cercando di aumentare le vendite? Generare lead? Fare branding?
  • Analizzare il tuo sito e la concorrenza: valuta le performance del tuo sito attuale (o di un competitor). Usa strumenti come Google Analytics e Google Search Console per capire come le persone interagiscono con i tuoi contenuti.
  • Ricerca delle parole chiave: identifica le parole chiave (keyword) che rappresentano il tuo settore e gli interessi del tuo target. Strumenti come Google Keyword Planner, SEMrush o Ahrefs possono aiutarti a trovare i termini più rilevanti.

Analizza i competitor e le parole chiave

Un’attenta analisi dei competitor organici e l’uso di tool per la ricerca delle parole chiave permettono di comprendere meglio le strategie SEO da adottare. Questi strumenti aiutano a identificare le opportunità di posizionamento, indicando quali parole chiave utilizzare per attrarre visitatori qualificati.

 Tecniche SEO: cosa sono

Le tecniche SEO possono essere suddivise in due categorie principali:

  • SEO On-page: include tutto ciò che riguarda il tuo sito, come l’ottimizzazione delle parole chiave, i titoli delle pagine, i metadati, e la struttura dei contenuti.
  • SEO Off-page: si riferisce a tutte le attività svolte al di fuori del sito per aumentare la sua autorevolezza, come il link building (ottenere backlink da altri siti web) e le menzioni su social media o altri canali online.

Alcune tecniche SEO avanzate includono:

  • SEO Tecnico: ottimizzare il codice, la velocità di caricamento e la struttura del sito per facilitare la lettura da parte dei motori di ricerca.
  • SEO Locale: ideale per chi ha un business locale, permette di comparire nei risultati di ricerca specifici di una zona.

Come fare SEO da soli: SEO basico

Se vuoi cimentarti nella SEO fai da te, puoi iniziare da alcune attività SEO di base:

  • Ottimizzare i contenuti: ogni pagina dovrebbe essere ottimizzata per parole chiave specifiche, ma attenzione a non esagerare con il “keyword stuffing,” cioè l’uso eccessivo delle keyword.
  • Impostare metadati: scrivi titoli e descrizioni meta pertinenti e accattivanti per ogni pagina. Questi elementi aiutano Google a capire il contenuto della pagina e migliorano il CTR (Click-Through Rate).
  • Ottimizzare le immagini: le immagini dovrebbero essere di qualità, leggere, e includere attributi “alt” descrittivi.
  • Curare la navigazione: assicurati che il tuo sito sia facile da navigare e che le informazioni principali siano facilmente raggiungibili.

Se desideri avere una quotazione più precisa e tagliata sulle tue esigenze prenota una call dedicata o richiedi un preventivo ad hoc.

Importanza dell’hosting e degli strumenti SEO

La parte di anali e ricerca keywords è fondamentale ma non dimenticare che scegliere un buon servizio di hosting è essenziale per garantire velocità e affidabilità al sito, fattori che influenzano positivamente il posizionamento SEO. Inoltre, l’installazione di strumenti come Google Analytics 4 e Google Search Console consente di monitorare il traffico e la salute del sito, aspetti fondamentali per la sua ottimizzazione. 

Cosa studiare per imparare sulla SEO

La SEO è un settore in continua evoluzione e richiede un aggiornamento costante. Ecco alcuni argomenti e risorse utili per imparare:

  • Guide SEO: una guida SEO per iniziare a capire cos’è la SEO è The Art Of Seo un manuale che può essere un ottimo punto di partenza per comprendere le basi.
  • Corsi SEO online: esistono corsi SEO per principianti su piattaforme come Coursera, Udemy e SEO Training di Google. Anche un “corso SEO fai da te” può essere un’opzione per chi preferisce apprendere in autonomia.
  • Blog e forum di settore: seguire blog come Moz, Search Engine Journal e Neil Patel ti terrà aggiornato sulle ultime novità.
  • Analisi dei dati e dei risultati: familiarizzare con strumenti come Google Analytics e Google Search Console ti aiuta a monitorare le performance del tuo sito.

Perché affidarsi a un SEO Specialist o Consulente SEO

Ok muoversi in autonomia ma molto spesso questo non basta. Un SEO Specialist può fare la differenza quando si tratta di scalare le posizioni sui motori di ricerca. Perché affidarsi a un professionista?

  1. Competenza tecnica: un esperto SEO ha competenze avanzate su come funziona l’algoritmo di Google e le tecniche per migliorare il posizionamento.
  2. Esperienza pratica: un SEO Specialist ha esperienza in diversi settori e può adattare le strategie alle tue esigenze.
  3. Risultati più rapidi e duraturi: lavorando con un esperto, è più facile raggiungere risultati stabili e non rischiare penalizzazioni.

Un consulente SEO ti aiuterà a stabilire un piano d’azione su misura, monitorando e migliorando costantemente i risultati.

Quanto costa fare SEO professionale

La domanda viene spontanea, quanto costa fare SEO? Il costo di una consulenza SEO può variare molto in base a diversi fattori:

  • Obiettivi e complessità del progetto: ottimizzare un sito di piccole dimensioni può essere meno costoso rispetto a un e-commerce con migliaia di prodotti.
  • Tipologia di servizi richiesti: attività specifiche come il link building, il SEO locale o l’ottimizzazione SEO tecnica possono richiedere risorse aggiuntive.
  • Esperienza del consulente: i SEO Specialist più affermati possono avere tariffe orarie o mensili più alte, ma spesso i risultati giustificano l’investimento.

Mediamente, per una consulenza SEO in Italia si può spendere dai 500 € al mese per un pacchetto base fino a diverse migliaia di euro per progetti complessi. Se desideri avere una quotazione più precisa e tagliata sulle tue esigenze prenota una call dedicata o richiedi un preventivo ad hoc.